Nuova Riveduta:

2Re 18:18

Chiamarono il re; ed Eliachim, figlio di Chilchia, sovrintendente del palazzo, andò da loro con Sebna, il segretario, e con Ioa, figlio di Asaf, l'archivista.

C.E.I.:

2Re 18:18

Essi chiesero del re e incontro a loro vennero Eliakìm figlio di Chelkia, il maggiordomo, Sebna lo scriba e Ioach figlio di Asaf, l'archivista.

Nuova Diodati:

2Re 18:18

Quando chiamarono il re, uscirono loro incontro Eliakim, figlio di Hilkiah, il prefetto del palazzo, Scebna, il segretario e Joah figlio di Asaf, l'archivista.

Riveduta 2020:

2Re 18:18

Chiamarono il re; ed Eliachim, figlio di Chilchia, prefetto del palazzo, si recò da loro con Scebna, il segretario, e l'archivista Ioa, figlio di Asaf.

La Parola è Vita:

2Re 18:18

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La Parola è Vita
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Riveduta:

2Re 18:18

Chiamarono il re; ed Eliakim, figliuolo di Hilkia, prefetto del palazzo, si recò da loro con Scebna, il segretario, e Joah figliuolo di Asaf, l'archivista.

Ricciotti:

2Re 18:18

Chiamarono il re, e uscì verso di essi Eliacim figlio di Elcia, maggiordomo del re, con Sobna il segretario, e Joae figliuolo di Asaf, il cronista.

Tintori:

2Re 18:18

e chiamarono il re. Il maggiordomo Eliacim figlio di Elcia, con Sobna segretario e coll'archivista Ioahe figlio di Asaf, uscì verso di essi.

Martini:

2Re 18:18

E fecero chiamare il re, e andò a trovargli Eliacim figliuolo di Helcia, maggiordomo, e Sobna dottor della legge, e Joahe figliuolo di Asaph, segretario.

Diodati:

2Re 18:18

e gridarono al re. Allora Eliachim, figliuolo di Hilchia, mastro del palazzo, e Sebna, segretario, e Ioa, figliuolo di Asaf, cancelliere, uscirono a loro.

Commentario abbreviato:

2Re 18:18

17 Versetti 17-37

Rabsaché cerca di convincere i Giudei che non è servito a nulla resistere. Qual è la fiducia in cui confidi? Sarebbe bene che i peccatori si sottomettessero alla forza di questo argomento, nel cercare la pace con Dio. È quindi nostra saggezza cedere a lui, perché è vano contendere con lui: qual è la fiducia in cui confidano coloro che si oppongono a lui? C'è molta arte in questo discorso di Rabsaché, ma anche molta superbia, malizia, falsità e blasfemia. I nobili di Ezechia tacquero. C'è un tempo per tacere e un tempo per parlare; e ci sono persone a cui offrire qualcosa di religioso o razionale è come gettare perle davanti ai porci. Il loro silenzio rese Rabsaché ancora più orgoglioso e sicuro. Spesso è meglio lasciare queste persone a inveire e a bestemmiare; una decisa espressione di ripugnanza è la migliore testimonianza contro di loro. La questione deve essere lasciata al Signore, che ha tutti i cuori nelle sue mani, affidandoci a lui in umile sottomissione, speranza fiduciosa e fervente preghiera.

Riferimenti incrociati:

2Re 18:18

2Re 19:2; Is 22:20-24; 36:3,22; 37:2
Is 22:15-19
2Sa 8:17
2Sa 8:16; 20:24; 1Re 4:3; 2Cron 34:8

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